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Qualche dubbio?

In questa pagina puoi trovare alcune risposte alle domande più frequenti che ci vengono poste riguardo le Comunità Energetiche Rinnovabili.

Nel caso avessi altri dubbi non esitare a contattarci alla mail o tramite il form contatti!

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le risposte
alle tue
domande

Cos’è una Comunità Energetica Rinnovabile?

Una CER è un gruppo di cittadini, piccole e medie imprese, enti locali e autorità, come le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, quelli religiosi e il terzo settore, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti gestiti da uno o più membri della comunità.

In una CER, l’energia rinnovabile può essere scambiata tra chi la produce e chi la consuma, purché siano tutti nello stesso perimetro geografico. Questo è possibile grazie alla rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che consente una condivisione virtuale dell’energia tra i partecipanti.

Qual è l’obiettivo della CER?

L’obiettivo principale di una CER è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai suoi membri e alle aree locali in cui opera, promuovendo l’autoconsumo di energia rinnovabile.

Chi può fare parte di Energie per la Comunità?

Prosumer: diventa membro della comunità energetica installando pannelli fotovoltaici e condividendo l’energia prodotta in eccesso.

Consumatore: anche i semplici consumatori sono essenziali per mantenere l’equilibrio tra produzione e consumo.

Produttore: puoi installare pannelli solari e immettere l’energia prodotta in rete senza consumarla.

Promotore: partecipi e diffondi. Nessuna fatica!

 

*Puoi anche partecipare mettendo a disposizione superfici su cui installare impianti

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PARTECIPA!

Quali sono i principali requisiti degli impianti di produzione che possono accedere alle CER?

Gli impianti sono generalmente di nuova costruzione, ma possono farne parte anche impianti già realizzati, purché entrati in esercizio dopo il 16 dicembre 2021 (data di entrata in vigore del D.lgs. 199/2021) e comunque dopo la costituzione regolare della CER. Inoltre, per accedere ai benefici previsti dal Decreto di incentivazione, gli impianti non devono ricevere altri incentivi sulla produzione di energia elettrica.

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